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Cervara
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Il Parco del Gran
Sasso e dei Monti della Laga
Una suggestiva porta di accesso
al parco
Nella Provincia di
Ascoli Piceno esistono due parchi nazionali: il Parco dei Monti Sibillini,
costituito nel 1993 e quello del Gran Sasso e Monti della Laga
costituito nel 1995. Quest’ultimo comprendeva nella sua perimetrazione
provvisoria prima della costituzione definitiva anche il paese di Cervara e
tutti gli altri circostanti a sud del Fiume Tronto tra Mozzano e Acquasanta
Terme. Questi territori quasi incontaminati, con pochissime strade
carrozzabili, sono ricchi di vegetazione (macchia mediterranea, castagneti,
querceti ma anche carpini, faggi, erica, ginepri, ginestre, ecc.) ed hanno numerose valli,
con sorgenti e ruscelli. La fauna selvatica che vi dimora è costituita
soprattutto da volpi, scoiattoli, tassi, ricci, numerosissimi cinghiali, caprioli
e, per ultimo, è ricomparso anche il lupo. Tra gli uccelli vi sono ghiandaie, allocchi,
picchi, merli, falchi, cornacchie, ecc. In passato, quando parte del
territorio era coltivato (grano, mais, patate, orti, vigneti), abbondavano
anche lepri e le starne. Ci fu all’epoca della perimetrazione provvisoria
del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga una
massiccia protesta da parte dei cacciatori, ancora numerosi nell’ascolano,
che vedevano, per la presenza dei due parchi, di molto ridotto il territorio
ove praticare la caccia. Alla protesta parteciparono anche parecchi
proprietari dei territori interessati al nuovo parco che vedevano solamente
le limitazioni che ci sarebbero state senza tener conto minimamente dei
vantaggi. E fu così che il perimetro del parco in questa zona
dell’ascolano venne arretrato escludendo il paese di Cervara e gli altri che
per le loro caratteristiche ambientali vi potevano ben figurare. Questo
comunque non toglie nulla alla suggestiva bellezza paesaggistica di questo
territorio. Ora il confine del parco, in questa zona,da Acquasanta Terme
raggiunge Arola, sale lungo le pendici di monte Pretarolo, rasenta San Gregorio
(tutto territorio di di Acquasanta Terme) scende al torrente Castellano e
prosegue verso la Montagna dei Fiori all’altezza di San Giacomo. Ascoli
Piceno ha tre porte di accesso al parco del Gran Sasso e Monti della Laga:
una che sale al Colle San Marco e San Giacomo conduce alla Montagna dei
Fiori, è la più frequentata e motorizzata delle tre; un’altra lungo la valle
del torrente Castellano passando per Piane Annunziata (Valle Castellana)
permette poi di poter raggiungere i Monti della Laga, è meno frequentata
della prima ma anche poco panoramica perché percorre il fondo valle del
torrente Castellano; la terza da Ascoli verso Mozzano , a Cavaceppo si imbocca la provinciale che sale a Cervara, San Gregorio e
proseguendo si raggiungono i Monti della Laga. Quest’ultima rispetto alle
altre, è la meno frequentata. Nei primi 8/9 chilometri di strada si sale
fino a un’altitudine di 1.000 metri consentendo la visuale di ampi e
suggestivi panorami.
In alto: il Gran Sasso visto da San Gregorio.
A destra: cascata di un ruscello nei pressi di Cervara, sul sentiero
che conduce ad Arola.
Sotto: veduta da Fleno dei Monti della Laga.
![](Immagini/Parco%202.jpg) |
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